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A partire dagli anni ’90, con lo sviluppo delle raccolte differenziate sono state attivate e speri-mentate diverse forme di raccolta.
La tariffa puntuale può essere realizzata mediante la quantificazione dei rifiuti prodotti da ciascun utenza servita, “a pezzo” (per esempio quantificando il numero di rifiuti ingombranti asportati), “a peso” (per esempio determinando il peso di un contenitore per RU residuo svuotato) oppure “a volume”. In quest’ultimo caso, il più diffuso per semplicità operativa e minori costi, invece di pesare i rifiuti prodotti se ne considera solo il volume, valutato a seconda del numero di sacchi ritirati, del numero di svuotamenti dei contenitori, oppure del numero di aperture di un cassonetto per immissione dei rifiuti. Generalmente possono essere quantificati i rifiuti destinati a smaltimento (residuo secco o indifferenziato) oppure le prin- cipali frazioni raccolte in maniera differenziata (carta, vetro, plastica, organico, etc.), oppure entrambe le tipologie. Si riportano di seguito i principali sistemi di identificazione applica- ti alla rilevazione rifiuti per sistemi di tariffazione puntuale in caso di raccolta differenziata “porta a porta” :
1 Sistema con cartellini dotati di codice a barre
Si tratta di un sistema che prevede la stampa di cartellini con barcode, la cui matrice viene associata all’utenza cui i cartellini vengono consegnati: ogni cartellino indica quindi volume del contenitore (eventualmente tipologia rifiuti) e l’utenza che conferisce.
2 Sistema con contenitori riutilizzabili dotati di transponder
Vengono consegnati a ciascuna utenza del servizio rifiuti contenitori riutilizzabili dotati di transponder RF-ID il cui codice è associato all’utenza tariffaria e al volume del contenitore. L’utente espone il contenitore per la raccolta e lo svuotamento del contenitore è rilevato al momento della raccolta
3 Sistema con sacchi a perdere dotati di transponder UHF
I progressi nella fabbricazione dei transponder UHF e il conseguente abbattimento dei costi ne hanno reso possibile l’impiego anche sui sacchi a perdere, rendendo quindi il sistema di identificazione a transponder più accessibile anche alle Amministrazioni che non intendono utilizzare contenitori rigidi e riutilizzabili. Le modalità di lettura e trasmissione dati sono le stesse del punto precedente.